di Carmelo Riccotti La Rocca
Siracusa ha bisogno di un piano anticaldo, non si può più temporeggiare. Con questo appello Corrado Barrotta, referente FSI-CNI, punta il dito contro le istituzioni che anche quest'anno non hanno previsto un piano anticaldo a tutela di anziani e bambini: «Anche quest’anno a Siracusa- Afferma Barrotta- a causa delle vicine elezioni comunali, del temporeggiare da parte dell’Assessore alla Salute regionale nella nomina del Direttore Generale dell’Asp di Siracusa non si è potuto prevedere dalla regione, dalla ASP, dal Comune, dalla Protezione Civile e dai volontari a preparare un progetto di piano anticaldo a Siracusa.
Tutti- continua il referente FSI-CNI- stanno facendo tante chiacchiere ma nessuno ha pensato alle persone anziane oltre 75 anni e soprattutto oltre 85 anni, ai disabili, alle persone a rischio in generale perché fragili sia fisicamente che psicologicamente pensando anche ad una loro mappatura o riservando loro in ospedale dei posti letto.
L’ASP non è mai andata oltre alla stampa di un numero ridotto di opuscoli indicando i rischi e le precauzioni, l’assessorato inserirà nel proprio sito una finestra particolare per le ondate di caldo.
Non saranno previsti opportunità di incontro e socializzazione o misure di sostegno alle strutture residenziali, semi-residenziali e a domicilio per le persone fragili o a maggior rischio come per esempio per chi è senza caregiver.
Non si capisce perché- conclude Barrotta- Siracusa pur essendo la quarta città della Sicilia non possa essere inserita tra le città che sono dotate di un piano anticaldo come Palermo, Catania e Messina ed è ancora una volta dopo tanti anni dalla attivazione di tali servizio per le altre città abbandonata a se stessa».
Lunedì 20 maggio 2013
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